ARCHEO CLUB CATANIA

Alla Pizzigoni conferenza su Federico II di Svevia
Nell’ambito degli incontri culturali nella scuola Pizzigoni, la presidente dell’Archeo-club di Catania, prof GiusyLiuzzo, ha aperto la conferenza “In viaggio con Federico II di Svevia”, a cura dell’autrice Agata Teresa Motta, sottolineando come inte-ressante in quanto ricco di notizie sulla vita di Federico II e pieno di fotografie a colori dei luoghi federiciani l’e-book dal Titolo “In viaggio con federico II di Svevia “…bisogna fare senza attendere”, pubblicato dalla casa editrice Mizar, tra l’atro corredato di un’appendice molto graziosa che parla di personaggi, usi e costumi sempre di quel periodo medievale con notizie utili per visitare i castelli.
Subito dopo ha preso la parola l’autrice Motta che, dopo aver precisato che l’opera è corredata da tre schede relative alla genealogia materna , paterna ed alla discendenza di Federico II di Svevia, ha ricordato che la data di questa conferenza coincide con la data del trattato di Jaffa con il quale l’imperatore riuscì ad ottenere il regno di Gerusalemme senza spargimento di sangue. Successivamente rievocato, attraverso le diapositive proiettate sullo schermo, i momenti più importanti della vita dell’imperatore tra cui la promulgazione della Costituzione di Melfi e la nascita della Scuola poetica siciliana.
A tal proposito ha invitato gli attori Laura Rapicavoli e Orazio Aricò a recitare la prima poesia d’amore di Cielo d’Alcamo “Rosa fresca aulentissima …”. Successivamente Agata Teresa Motta ha parlato di Giacomo da Lentini, il primo poeta della letteratura italiana ed il più alto esponente della Scuola poetica siciliana, a cui si deve la creazione del sonetto di cui è stato letto il più diffuso: “Io m’agio posto in core a Dio servire…” ed infine un sonetto attribuito a Federico II “Oi lasso non pensai sì forte mi paresse…”, entrambi recitati dall’attore Orazio Aricò. Continuando un rapido viaggio nello spazio l’autrice illustra velocemente molti castelli dalla Svevia alla Conca d’oro, realizzati o ristrutturati da Federico II, proiettandone in contemporanea le relative foto.
L’autrice ha concluso dicendo che il sottotitolo del libro è il motto di Federico II “bisogna fare senza attendere” e che, a suo parere, la vita di questo imperatore possa essere d’ esempio per le giovani generazioni affinché capiscano che la tenacia, il non arrendersi mai ai primi ostacoli, desiderare ardentemente la realizzazione di un sogno e la forza di volontà sono valori che possono portare al successo nella vita. (nella foto Laura Rapicavoli, Orazio Aricò, Giusi Liuzzo e Agata Teresa Motta) (Maria Rosa Vitaliti)

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *